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La microfiltrazione è un processo di filtrazione che separa le particelle solide di dimensioni comprese tra 0,1 e 10 micron da un liquido.
Si tratta di una tecnica di filtrazione estremamente efficiente che viene utilizzata in molti settori diversi, inclusa l’industria alimentare, l’industria farmaceutica e la produzione dell’acqua potabile.
La microfiltrazione è un metodo di filtrazione abbastanza semplice che coinvolge il passaggio del liquido attraverso un filtro a membrana piazzato sopra a una serie di membrane a maglie fini.
A causa della loro piccola dimensione, le particelle solide non possono passare attraverso la membrana e vengono così separate dal liquido che li conteneva.
Il processo consente anche la rimozione di particelle organiche più grandi come batteri, virus o spore. Questo rende la microfiltrazione un modo efficace per trattare l’acqua potabile e produrre acqua più pulita.
Che differenza c’è tra osmosi e microfiltrazione?
La microfiltrazione e l’osmosi sono entrambi processi di filtrazione che vengono utilizzati per separare le particelle da un liquido.
Tuttavia, ci sono alcune differenze notevoli tra loro.
La microfiltrazione è un processo di filtrazione meccanica che utilizza un filtro fisico con una dimensione del poro compresa tra 0,1 e 1 micron per rimuovere le impurità da acque ed altri liquidi.
Filtra gli oggetti più grandi come i batteri, ma non riesce a rimuovere più piccoli come le sostanze chimiche o i virus.
L’osmosi inversa richiede l’uso di una membrana semipermeabile che consente la diffusione selettiva dell’acqua attraverso la membrana.
La pressione è applicata all’altra parte della membrana in modo che l’acqua possa essere costretta a passare attraverso la membrana e rimuovere anche le particelle più piccole come le sostanze chimiche e i virus.
In conclusione, la principale differenza tra microfiltrazione e osmosi è che la prima rimuove solo gli oggetti più grandi come i batteri, mentre l’osmosi inversa può anche rimuovere le particelle più piccole come i virus e le sostanze chimiche.
Microfiltrazione acqua: come funzionano gli impianti domestici
La microfiltrazione dell’acqua potabile è una tecnica che consiste nella rimozione di particelle e sostanze presenti nell’acqua.
Un impianto domestico di microfiltrazione consente di trattare l’acqua prima che venga rilasciata nei rubinetti per uso alimentare, con l’obiettivo di fornire acqua più pulita e sicura.
In un impianto domestico, la microfiltrazione viene effettuata utilizzando membrane di filtrazione ceramiche che possono rimuovere le particelle più piccole, come virus, batteri e metalli pesanti.
Queste membrane sono in grado di bloccare anche sostanze chimiche e inquinanti organico-volatili. La loro capacità è ottimizzata aggiungendo aghi e filtri a carbone attivo in grado di assorbire le sostanze inquinanti volatili.
Gli impianti domestici di microfiltrazione sono progettati per funzionare in modo efficiente ed economicamente vantaggioso.
Il processo inizia con un pre-filtro che rimuove particelle più grandi come polvere e detriti, seguito da membrane più fini che rimuovono le particelle più piccole. Una volta che l’acqua è stata trattata, viene inviata ad un serbatoio per essere immagazzinata finché non viene utilizzata.
I serbatoi contengono anche aghi e filtri per assorbire ulteriormente le sostanze inquinanti volatili.
Gli impianti domestici di microfiltrazione possono essere facilmente installati anche da privati cittadini che intendano ottenere acqua potabile più pura.
Si tratta di un investimento che può offrire enormi benefici in termini di salute pubblica e qualità dell’aria e dell’acqua.